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Dopo il percorso intrapreso con successo dal 2019 dai Comuni di Dozza e Mordano, nel Circondario imolese si allarga la platea delle amministrazioni che decidono di mandare in soffitta la TARI e passare alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Dal primo gennaio 2024 la TCP sarà attiva anche a Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme. I Comuni sono al lavoro per deliberare gli atti che introducono la TCP con un obiettivo su tutti: incentivare la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata.

Tutte le informazioni sulla TCP sono in arrivo nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme. Alle famiglie e alle attività che non hanno ancora ritirato il kit della nuova raccolta differenziata in queste settimane è previsto l’arrivo via posta anche di un importante promemoria: per accedere alla raccolta rifiuti è infatti necessario possedere il bidoncino per l’indifferenziato (se serviti dal porta a porta) oppure la tessera Hera per i servizi ambientali (se si utilizzano i cassonetti stradali). Il mancato ritiro comporta l’applicazione di una penale, oltre al pagamento degli svuotamenti minimi annui previsti dalla TCP.

Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale

La nuova TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, si aggiungono in bolletta altre due voci: la quota variabile di base (cioè la quantità minima di indifferenziato conferibile ogni anno) e la quota variabile aggiuntiva (cioè l’indifferenziato eventualmente conferito oltre la quantità minima prevista). Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti superiore a quelli minimi previsti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio. Le tariffe applicate sono stabilite dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir).

Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, di gettare un sacchetto riempito adeguatamente.

I conferimenti minimi annui previsti nella nuova bolletta

Il numero dei conferimenti minimi previsti nella nuova bolletta, per le famiglie dipende sia dal numero di componenti del nucleo, sia dalla modalità di raccolta della zona in cui si abita: cassonetto stradale dell’indifferenziato (apribile con la tessera e contenente un sacchetto da 20 litri a Imola e da 30 litri a Casalfiumanese e Castel San Pietro); a Imola, inoltre, in alcune zone è previsto il porta a porta con bidoncino da 30 litri o da 40 litri. Il numero minimo di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre).

Alcuni esempi per gli utenti domestici:

  • Conferimenti minimi di indifferenziato nel cassonetto stradale apribile con la tessera (calotta contenente un sacchetto da 20 litri): Si va da un minimo consentito di 42 volte l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che possono quindi gettare l’indifferenziato in media ogni 8/9 giorni per rientrare nei minimi consentiti) a un massimo di 82 conferimenti riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa aprire il cassonetto ogni 4/5 giorni). Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 72 volte, una ogni 5 giorni.
  • Conferimenti minimi di indifferenziato con bidoncino da 30 litri (porta a porta centro storico Imola) o con tessera per cassonetto stradale con calotta contenente un sacchetto da 30 litri (Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme): per questi utenti, il criterio è uguale: i nuclei composti da una sola persona hanno a disposizione 28 conferimenti minimi annui, una famiglia molto numerosa 55. Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 48 volte, in media una ogni 7/8 giorni.
  • Conferimenti minimi di indifferenziato con bidoncino da 40 litri: per chi è servito dal porta a porta con questa tipologia di bidoncino, il più capiente (presente nella zona industriale di Imola), i nuclei monocomponente hanno a disposizione 21 conferimenti minimi annui, una famiglia molto numerosa 41. Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 36 volte, in media una ogni 10 giorni.

Per quanto riguarda le attività, a Imola, il numero di conferimenti minimi annui è 26, a Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme è 24, uguale per tutte le tipologie di raccolta e per tutti i volumi del contenitore in dotazione (fino a 1.700 litri).

La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2024 conterrà i conferimenti. Da aprile 2024, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.

Domande e risposte

Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle attività si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme saranno conteggiati gratuitamente 11.000 litri in più all’anno per ogni persona del nucleo che utilizza questi prodotti. Per esempio, una famiglia con due bambini di età inferiore ai 36 mesi oppure un bambino e un anziano con comprovata necessità, avrà diritto a 22.000 litri annui di conferimenti gratuiti in più oltre ai minimi consentiti che, nel caso del cassonetto, corrispondono a circa un’apertura al giorno.

Un’altra delle domande più frequenti riguarda le attività e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.

Incontri pubblici per illustrare tutte le novità:

Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, le amministrazioni comunali promuovono una serie di incontri pubblici sul territorio interessato dalle novità.

  • Casalfiumanese: gli incontri sono in programma giovedì 14 dicembre alle 20 a Casalfiumanese;

venerdì 15 alle 20 a San Martino in Pedriolo; sabato 16 alle 9 a Sassoleone e alle 11 a Valsellustra.

Per chi deve ancora ritirare tessera e bidoncini

Entro la fine dell’anno 2023 è necessario che tutti gli utenti abbiano in dotazione il bidoncino per l’indifferenziato o la tessera. Chi non ha ancora ritirato questi strumenti, può farlo qui:

  • Casalfiumanese (Centro Civico, via I Maggio 20): 1°, 3° e 5° sabato del mese, dalle 9 alle 12;
  • Fontanelice (Municipio, Piazza del Tricolore 2), 2° e 4° sabato del mese dalle 9 alle 12.

Numeri utili

Per informazioni sui servizi ambientali, sulla nuova tariffa, per attivare o variare un’utenza, sono a disposizione i numeri gratuiti del Servizio Clienti Hera: 800.999.500 (per le famiglie) e 800.999.700 (per le attività), attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 18.


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Ultimo aggiornamento: 28-12-2023, 16:43