25 aprile 2025

Il 25 aprile è la nostra memoria viva.

Non è una celebrazione di bandiere, è un’urgenza del cuore.

È il giorno in cui l’Italia ha detto no alla guerra, no all’occupazione, no alla disumanità.

È il giorno in cui abbiamo scelto da che parte stare.

Perché il 25 aprile, come ha ricordato lo storico Alessandro Barbero, è una domanda semplice e brutale: tu volevi che vincesse Hitler?

Chi oggi mette in discussione il senso del 25 aprile, in fondo, dovrebbe rispondere a questo.

Il nazifascismo non è un’opinione: è stato oppressione, deportazione, leggi razziali, omicidi di massa, distruzione della libertà.

È stato guerra, fame, terrore.

Chi ha combattuto nella Resistenza ha scelto di opporsi a tutto questo, rischiando la vita per dare all’Italia una possibilità diversa.

Una possibilità di dignità, umanità, speranza e libertà.

E da quella parte dobbiamo stare anche oggi.

Non possiamo onorare i partigiani se restiamo in silenzio davanti a ciò che accade a Gaza.

Non possiamo celebrare la Resistenza e ignorare chi oggi resiste sotto le macerie.

Civili, bambini, famiglie…

Stremati, assediati, cancellati.

Il 25 aprile ci insegna che la libertà o è per tutti, o non è.

E allora, oggi, da questa piazza, da questa Italia che ha conosciuto il dolore della guerra,

rivolgiamo un pensiero a chi ha saputo indicare la strada della pace, fino all’ultimo respiro.

Papa Francesco non è più tra noi, ma le sue parole restano.

Aveva parlato del “martirio” di Gaza. Aveva invocato umanità. Aveva chiesto verità.

E ora tocca a noi.

Alziamo noi la voce. Perché non c’è pace senza giustizia.

E non c’è giustizia se restiamo in silenzio.

Chi ha liberato l’Italia lo ha fatto per amore della vita, per rispetto dell’uomo.

Il 25 aprile non è una festa della nostalgia: è una chiamata al coraggio.

80 anni dopo abbiamo la responsabilità di portare quella scelta e quel sacrificio nel presente.

Facciamo del 25 aprile un impegno, non solo un ricordo.

Per la libertà di tutti.

Viva il 25 aprile. Viva la Resistenza. Viva la libertà